domenica 23 novembre 2014

Hammam

Prima di tutto il nome.
Bagno turco, bagno di vapore, hammam o..?
Facciamo un attimo di storia.
Praticato sin nell'antica Grecia, ripreso dai romani nelle  "Thermae"con i Calidarium. Dpo la caduta dell'Impero Romano, nel VII secolo, gli arabi si ritrovarono una quantità di terme romane abbandonate, e ne proseguirono l'uso, costruendone anche di più piccole, affascinati dall'acqua che era così scarsamente usufruibile nelle regioni semi-aride da cui essi provenivano. Questi bagni riscaldati divennero ben presto i centri di igiene, di benessere e di vita sociale dell'epoca .
Successivamente i turchi fecero evolvere  la funzione sociale dell'hammam e divenne molto più di un luogo deputato alle pratiche igieniche e sociali. Ad esempio le future mamme seguivano pratiche per favorire il parto e tornavano 40 giorni dopo la nascita del figlio, le donne prima del matrimonio si recavano per la cerimonia dell'hennè e per la purificazione dopo aver consumato il matrimonio. Con il termine hammam (letteralmente="scaldare") si indica in lingua araba (e in molte lingue che hanno incamerato parti più o meno cospicue di lessico arabo) il complesso termale in cui i musulmani effettuano il ghusl, o lavacro maggiore, o il wudu' , o lavacro minore, per conseguire la purità rituale, indispensabile per poter poi adempiere all'obbligo canonico della s.ala-t giornaliera. Queste strutture furono anche fonte di lavoro, in quanto occorrevano molti addetti per far funzionare tutto. Una parte incaricata delle caldaie dove l'acqua veniva riscaldata per essere immessa, tramite tubazioni, nelle sale, una parte addetta al massaggio dei corpi, una parte incaricata della depilazione (assai diffusa tanto fra le donne quanto fra gli uomini) tramite una pasta depilatoria - la nu-ba - di non si conosce perfettamente la formula, e una parte infine che si occupava di portare generi di conforto agli utenti che, sovente, si intrattenevano a lungo nei locali per tutto il tempo consentito.
Negli hammam, e bagni turchi, poi ci sono delle sale apposite dove i clienti vengono "lavati" in modo energico con particolari sali e saponi, di cui il più famoso è il "sapone nero arabo". Ma di fatto questi ambienti e queste pratiche appartengono  alle terme in cui sono inseriti gli hammam, e non ai locali con il vapore. Dunque l'unica differenziazione non pienamente corretta che possiamo dare è: il locale in cui è immesso vapore è il "bagno a vapore". Hammam e bagni turchi son quelli dove si può praticare peeling, che in europa si fa con quanti di crine, o con sale, possibilmente del mar Morto, direttamente dentro il bagno. Diciamo che in pratica ogni nome dei tre dato è fondamentalmente corretto. Non fare confusione con altri locali intermedi e con altri servizi (tipo cascate), tipo i Termarium, Laconium etc, che sono invece cose a se stante che col bagno di vapore non hanno nulla a che fare, se non calore e umidità.
Dato che in quello di Villa Fenice si può fare il peeling, ci è sembrato che il termine Hammam fosse più consono.

Di fatto cos'è un hammam, o bagno di vapore?
E' un locale chiuso, dove ci sono sedute o panche, in cui viene immesso vapore fino a portarlo ad una temperatura compresa tra i 40 e i 60°, con un'umidità relativa del 90/100 %. La sudorazione è meno intensa che nella sauna secca, ma dato che il tempo di permanenza è di normo molto più prolungata, la quantità totale emessa supera di molto quella della sauna.

Effetti benefici:
- favorisce la circolazione
- favorisce una profonda pulizia e purificazione della pelle
- ha un effetto tonificante e rilassante e riduce lo stress
- ottimo contro i dolori reumatici
- combatte le tensioni muscolari
- favorisce il riposo
- combatte le infiammazioni delle vie respiratorie
- rende la pelle setosa e elastica

Come è fatto l'Hammam di Villa Fenice. (foto reali)
L'ambiente è stato realizzato con materie isolanti non plastiche, ricoperte di vernice vetrificante insensibile al calore, di colore verde smeraldo. La seduta è composta di un blocco unico di quarzo in taglio naturale.
 Nella parete di fondo c'è la doccina per rinfrescarsi e per ripulire la panchina prima e dopo la seduta. Sul soffitto c'è un cielo stellato in fibra ottica a profondità variabile, in modo che una volta immersi nella nebbia del vapore, sembri di stare in mezzo ad una nebulosa.
Completa l'hammam il pavimento sensoriale composto di una miriade di sassolini che massaggiano i piedi camminandoci sopra.

Controindicazioni: La pratica in oggetto è controindicata quando l'organismo risulta particolarmente debole, in presenza di disturbi cardiocircolatori, di malattie cutanee o veneree.

Come si esegue:
- Meglio non affrontare l'hammam a stomaco vuoto, ma nemmeno pieno. Meglio un pasto leggero e farla dopo un'ora dallo stesso.
- Fare una bella doccia depurativa di pulizia prima di accedere.
- Asciugarsi bene prima di entrare. Anche se sembra un controsenso, entrare bagnati ritarderà notevolmente l'inizio della sudorazione, essendo il corpo già rinfrescato dall'acqua della doccia.
- in bagno turco non si porta nessun tipo di stoffa. Prima di tutto si inzupperebbe d'acqua e vapore, secondariamente l'uso corretto prevede che si lavi il posto dove siederemo, sia all'inizio che quando usciamo, rendendo inutile frapporre altro tra il nostro corpo e la pietra.



- Mettersi stesi o seduti, ma possibilmente con gambe accovacciate. Trattenersi per circa 20 minuti. Se dovessero battere le tempie, meglio desistere e andare a rinfrescarsi prima del tempo.
- uscire a fare una doccia fredda, cominciando dalle estremità (piedi e mani) salire (gambe e braccia), e passare a torace e testa. Riposarsi per qualche minuto. Si può rientrare per altri 15/20 minuti.
- Uscire di nuovo e rifare la doccia fredda, asciugandosi poi molto bene, e rimanere avvolti in un accappatoio.
- Bere e mangiucchiare qualcosa, per ricaricare liquidi  e sali minerali persi con la sudorazione.
- NOTA: se si continua a sudare, vuol dire che non vi siete rinfrescati bene.
- Quando siamo belli sudati, durante la seduta, è possibile e consigliabile trovare un volontario che ci faccia un bel peeling a schiena e gambe, se non al corpo intero, magari usando sale, o le preparazioni rese disponibili, con o senza guanto di crine. Il risultato sarà un ricordo immemorabile che si vorrà ripetere al più presto. Se non ci sono volontari, richiedete il guanto di crine e fate un'autopulizia per quanto possibile.

La finale di un buona seduta con peeling è sicuramente un massaggio rilassante con oli naturali, che completerà magnificamente la parte relax  intrapresa.

A disposizione Sapone nero d'Aleppo con olio essenziale di eucalipto dall'effetto antisettico e rinfrescante, per l'esfoliazione del corpo, come da tradizione orientale hammam! 

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