martedì 9 dicembre 2014

Sapone nero marocchino o d'Aleppo

Conosciamo tutti la marea di saponi esistenti oggi in commercio. Saponi per ogni gusto, utilizzo, tasca, solidi e liquidi.
Ognuno ha le sue preferenze, a cominciare da quanto è aggressivo, profumato, schiumoso e cosi via dicendo.
Qualche info prima di procedere.
Una cosa che pochi sanno, è che l'acqua... non bagna!!! Incredibile ma vero.
L'acqua riesce a bagnare quando nel prodotto c'è presente un tensioattivo.
Il tensioattivo è un prodotto tramite (surfactante) che fa si che ciò che stiamo usando (parte pulente) possa essere diluito in acqua e aggredire le cosa da pulire. In pratica abbassano la tensione superficiale di un liquido, agevolando la bagnabilità di una superficie o la miscibilità tra liquidi diversi. Se non ci credete provate a guardare l'etichetta di qualsiasi prodotto pulente che avete in casa e leggete l'etichetta. Non meno del 5% è composto da tansioattivi, cationici, non ionici, anionici,  o anfoteri. Ognuno di questi ha una corrispondenza specifica per ogni prodotto usabile per pulire.
Perchè i tensioattivi? Perchè senza di essi, l'unica possibilità di pulire cose e persone, è usare forti azioni meccaniche (pensate ai popoli primitivi che nell'antichità lavavano i panni al fiume sbattendoli contro le pietre dei greti).
Il sapone non è altro che un tensioattivo. I primi saponi furono già inventati da Fenici, Egizi etc. Nell'VII-IX secolo la prima produzione importante europea nacque a Marsiglia, di cui ben conosciamo il relativo sapone.
Tutti i saponi, prodotti miscelando con opportune ricette grassi e soda caustica (idrossido di sodio), ebbero poco utilizzo grazie all'alto costo dovuto all'irreperibilità della soda. Nel tempo scoprirono che si poteva utilizzare, al posto della soda, della potassa (idrossido di potassio), producendola dalle ceneri di legni.

Una info pratica. Come detto, per la produzione di sapone si può usare soda o potassa. Se si usa soda, il sapone finale sarà solido, se si usa potassa sarà pastoso/liquido.

Sembra, le notizie certe sono non facilmente reperibili, che già nel V secolo A.C., nella Bibbia si parlasse di "borith" (ebraico, sembra significasse sapone), nell'Africa del nord, si producesse un sapone, di colore marrone nero, partendo da oli vegetali (oliva, palma, alloro, karithè, cacao etc) con l'aggiunta di ceneri di platano, o baccelli di cacao etc. La storia racconta che la prima produzione avvenne ad Aleppo, città del nord ovest della Siria. In pratica a uno o più di questi oli (non il prodotto primario, ma i residui di produzione, tipo l'olio di sansa di seconda o terza spremitura dell'oliva), venivano aggiunte le ceneri di bucce, noccioli e baccelli, che, sottoposti poi a calore fino allo scioglimento completo, si otteneva il sapone liquido, che veniva messo in stampi fino alla solidificazione finale. Questa metodica si sparse per tutto il nord d'Africa, e ogni popolo usò i propri oli e le proprie ceneri per produrre il sapone nero. Per questo se cercate composizione e metodi di produzione di questo sapone, troverete tutto e il contrario di tutto. Hanno tutti ragione, solo che le differenze dipendono dal luogo l'origine, ma non cambiano i risultati finali. Come già detto, nell'VIII secolo il sapone arrivò in europa, e diede origine al sapone di Marsiglia.

Cosa hanno questi saponi (Nero, Marsiglia) di differente da tanti altri saponi moderni?

Prima di tutto le origini vegetali, rispetto a quelle spesso animali o chimiche di molti moderni.
Poi il fatto che possono essere usati su praticamente tutto, al contrario dei moderni quasi tutti monodestinati.
Inoltre saponi come quello nero, contengono ancora molte vitamine (E-D-A), che vengono veicolati durante l'uso.... dicono... io credo che questi elementi siano presenti negli elementi usati, ma che dopo essere stati trattati con idrossidi, e cotti, e sapendo che le vitamine degenerano a temperature di poco superiori ai 40 gradi... siano solo bufale per dargli una nota di preferenza in più. Alla chimica la vera risposta. A prescindere.....
Si possono trovare tre presentazioni base di sapone nero: semisolido (saponette), gel/burro, liquido.
Di base, se non vi sono stati aggiunti prodotti diversi, l'usabilità non cambia. Cambia però la praticità d'uso. In commercio si trovano spesso aggiunti degli oli essenziali per mirarne l'uso o la profumazione.
Per cui le saponette saranno più destinate all'uso di bagno della persona, i gel per i massaggi per scub/gommage, i luquidi per pavimenti, vestiti, animali, come antiparassitari naturali.



Sapone: Di consistenza morbida, facilmente bagnabile, viene di solito preso a piccoli pezzi staccati dalla saponetta, e utilizzato per doccia o bagno.





Gel: E' molto usato negli hammam come crema da massaggio, associato a guanti abrasivi, tipo crine, o lo specifico KESSA marocchino.





Liquido: si può trovare sia nella formulazione per igene personale, che per uso casalingo






Perchè si ambisce ad usare il sapone nero?

Perchè a parte un odore che ha sentore di olio lievemente rancido, è un pulitore fantastico. Ne bastano quantitativi minimi per ottenere i risultati voluti. Inoltre possiede enormi proprietà esfolianti, ma vediamolo uno per uno.

Sapone: si usa staccando un piccolo pezzetto dalla saponetta e facendoci il bagno. Una volta cosparso sul corpo, si può lasciare agire per 2/5 minuti, passando un guanto abrasivo, e risciaquarsi.

Gel: si cosparge sulle pelle del massaggiato, e si lascia agire per 2/5 minuti, passando subito dopo la Kessa o un guanto di crine. Qui le metodiche suggerite sono molteplici, chi usa il guanto per cospargere il gel e nel frattempo "grattare", chi preferisce passare dopo il guanto, chi addirittura fa risciacquare e poi passa il guanto.
Di fatto l'effetto esfoliante pieno (rigonfiamento e distaccaento delle cellule morte), avviene dopo qualche minuto di posa, ma è anche vero che su pelli sensibili non dovrebbe rimanere più di due minuti, e su pelli secche non più di cinque. Fate le opportune prove e usatelo nel modo che vi sembra più congeniale o secondo risultati ottenuti. Di sicuro si sa che non va usato nei contorni occhi, per cui per il viso, meglio usare le soluzioni liquide apposite, senza esagerare coi tempi, e stando attenti a non metterlo negli occhi. Al pari di ogni altro sapone, brucerà da pazzi!!
Dopo il risciacquo del sapone, sarebbe opportuna un'applicazione di olio naturale, di cui il migliore in assoluto è quello di ARGAN, per ricostituire il film idolipidico della pelle ed evitare cosi secchezza. Anche se è vero che il sapone nero, sgrassa, ma lascia la pelle liscia, comunque il film protettivo scompare, quindi una buona idratazione è sempre consigliabile.

Liquido per igiene personale: per uso personale usarlo come un normale sapone da viso o da mani.

Liquido per usi domestici:

- 2/3 cucchiai su 5 litri di acqua calda, è ottimo per lavare e sgrassare qualunque tipo di pavimento o superficie lavabile della casa. (pavimenti e piastrelle, superfici, piani di lavoro, piani di cottura, stoviglie, rame e argenteria, vetri, pelle, bucato, tetti, barbecue, inserti per camini, moto, auto, biciclette, barche.)

- animali: alla fine del trattamento avranno un pelo pulito e setoso.
Agisce anche come un valido antiparassitario. Per ottenere uno straordinario effetto sgrassante, si consiglia di aggiungere un po’ di aceto di vino bianco a tre cucchiai di sapone nero in un secchio da cinque litri di acqua calda.

-Bricolage e lavori artistici: il sapone nero è il prodotto indispensabile: pennelli, macchie di pittura, tadelakt.

- giardinaggio: 5 cucchiai in un litro d'acqua e spruzzarlo sulle piante: rosai, piante ornamentali, alberi da frutto, orto (protegge le piante da pidocchi, cocciniglie, ragnetti rossi)

-vestiti: a secco, applicandolo sulla biancheria al contrario. Strofinare la macchia con un po’ di sapone prima di mettere il capo in lavatrice e lavare a freddo.
In questo modo otterrete una biancheria morbida e perfettamente pulita. 


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